Si può fare! L’idea non tanto strampalata ma con quel giusto pizzico di follia che la rende coraggiosa e unica al tempo stesso. L’ecologia del suono, della mente e del sudore. Una fonte alternativa di energia elettrica e pulitissima. Una pedalata moltiplicata per quante biciclette possibili (un centinaio tanto per iniziare) collegate in serie di quadri elettrici in grado di tradurre l’attrito di una dinamo in preziosi Kw di energia elettrica utili ad illuminare un palco e gli strumenti dei musicisti. Et voilà ecco servito su un piatto d’argento la prima ipotesi di un concerto a pedali. L’idea per un concerto ecologico che prenda energia dalla minima fatica e dalle pedalate dei suoi spettatori è risultato dunque un colpaccio messo a segno dalle elucubrazioni di Andrea Satta e dei Tetes des bois. E’ stato lo stesso Andrea a volere che la prova tecnica di trasmissione fosse tentata nello spazio liberato della Sala Vittorio Arrigoni che in questo modo si è trasformata per una sera in un curioso velodromo senza vinti o vincitori. La collettivizzazione della pedalata che crea energia è stato un esperimento e al tempo stesso una vera e propria installazione artistica che ha radunato, nonostante il caldaccio di una giornata nei pressi del ferragosto, tecnici, musicisti, ingegneri e ciclisti radicali. Ognuno con la propria bicicletta montata sul relativo supporto e la dinamo pronta a incontrare la dolce frizione della ruota di dietro.
Un via vai di persone e curiose, tra le quali abbiamo avuto il piacere di conoscere anche l’assessore ai lavori pubblici del municipio il dott. Monticelli. Stupito come tutti gli altri dell’ottimo risultato. Anche Francesco Di Giacomo, coscienza perseverante dell’iniziativa, maestro di “mutui soccorsi” fin dagli anni ’70 non ha potuto non riconoscere come sia sempre la somma alla fin fine a fare il totale. Quando tutto è pronto le biciclette collegate e i ciclisti al loro posto è lo stesso Andrea Satta a condurre il test direttamente dal palco e ovviamente man mano che incrementa la frequenza delle pedalate incrementa l’energia prodotta. Il divertimento si traduce dunque in un vero e proprio boato di emozione quando come per miracolo la musica comincia a suonare. Il mistero dell’amplificazione elettrica presto svelato nello sforzo delle proprie gambe.
La prova tecnica viene dunque raggiunta con successo e anche i numeri gli danno ragione. Ben 5 KW l’ora. Quanto basta per alimentare i sogni di una band e i risparmi del palco. Il primo concerto a pedali si terrà in Piazza della Prefettura a Bari. Il giorno dopo, il 16 settembre, i Tetes des bois torneranno a Piazza dei Sanniti. La piazza verrà trasformata in un raduno di massa più o meno critica di ciclisti è proprio il caso di dirlo… galvanizzati e galvanizzanti! Quindi segnatevi questa data e non mancate allo straordinario appuntamento romano proprio di fronte l’ingresso dell’ EX Cinema Palazzo. Da ultimo vorremmo ricordare la presenza della troupe del regista Agostino Ferrente (chi non ricorda l’orchestra di Piazza Vittorio?) che seguendo fin dall’inizio le varie fasi dell’iniziativa ha deciso di realizzare un documentario dal significativo titolo “Film a pedali” che inutile a dirlo siamo già curiosi di vedere visti gli ottimi presupposti e la prova ampiamente superata del progetto. Se non lo avete già fatto non resta altro che rimettere mano alla vostra bicicletta specie se l’avevate abbandonata , triste e solitaria, in cantina.
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