Ancora musica d’autore al Nuovo Cinema Palazzo… questa volta insieme ai Legittimo Brigantaggio che verranno accompagnati da Artù e Federico Cimini
Legittimo Brigantaggio
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Gaetano Lestingi: voce, chitarre
Davide “Zazzi” Rossi: fisarmonica
Pino Lestingi: chitarre elettriche
Domenico Cicala: basso elettrico
Gianluca Agostini: piano, synth
Gianfranco Vozza: batteria
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Federico Cimini
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Cantautore calabrese, classe ’88, nasce artisticamente a San Lucido (CS). Trasferitosi a Bologna si inserisce nell’ambiente cantautorale della città. Amante del rock e della musica popolare si lascia trasportare sin dall’inizio dalle sue influenze musicali e culturali. L’interesse per la musica lo porta ben presto alla necessità di scrivere canzoni, in cui la forte passione per la scrittura e per il sociale trova sintesi in brani in cui si manifesta con molta ironia la rabbia per una realtà sociale che genera disuguaglianze.
Si tratta di testi ironici e pungenti in cui confluiscono, seppur in maniera figurata, aspetti sociali e critiche pungenti alla vita di tutti i giorni. Dal 2007 i suoi live riscuotono un progressivo successo grazie anche alle sue capacità di coinvolgimento. A giugno 2010 esce il suo primo singolo “Il Candidato”, che riscuote un ottimo consenso di pubblico, seguito ad ottobre dall’uscita del videoclip del secondo singolo “Cosa c’è di Male”, raccolti nell’EP “Non Trovo i Miei Calzini” uscito a dicembre dello stesso anno.
Artù
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Sopra al bancone del fabbro! Una frase che dice tutto. O quasi tutto. Perche’ la spiegazione la dovete cercare dentro di voi. Ho iniziato a scrivere all’eta’ di 14 anni. Forse per gioco, forse perche’ quegli anni erano terribilmente troppo lenti, o semplicemente per dispetto. Non ricordo bene. Ma se le motivazione sono quelle di adesso…. C’e’ veramente poco da capire. Io scrivo cosi, istintivamente. Principalmente tutto nasce dalla mia intolleranza nei confronti della vita. Tutto cio’ che vedo dalla mattina quando mi alzo alla…. mattina quando vado a dormire mi fa venire una voglia insopportabile di investire in vestaglie La tromba nelle scale, L’impiegato postale, la vigilia di natale, matilde che balla il rock sul bancone del fabbro mentre un uomo d’affari affitta una donna in rete lasciando la moglie da sola a giocare a carte con il morto. Ancora non ho capito se tutto questo e’ reale o e’ solo frutto della mia immaginazione e molto probabilmente non lo avete capito neanche voi. In fondo e’ giusto cosi… ognuno vede il bancone del fabbro come piu’ gli fa comodo. E a me fa comodo vederlo con gli occhi di Artu’… Buona intolleranza a tutti!