Pubblichiamo il comunicato degli operai dello spettacolo di Roma
Dopo il crollo del palco di Trieste, è avvenuta un’altra intollerabile tragedia a Reggio Calabria in cui un nostro amico e compagno di lavoro ha perso la vita e altri sono rimasti feriti.
La crescita esponenziale delle dimensioni dei palchi e della spettacolarità degli show si scontra con l’inadeguatezza delle location dove tali eventi vengono messi in piedi. I palazzetti dello sport e gli stadi non sono a norma nemmeno per il motivo per cui sono stati costruiti, ma ogni volta vengono concessi in deroga da sindaci o prefetti di turno.
E SE IL PALCO CROLLASSE DURANTE IL CONCERTO?
Solo il caso ha voluto che queste tragedie siano avvenute durante l’allestimento dei palchi e non mentre era in atto lo show con il pubblico presente.
E’ importante che tutti sappiano cosa avviene per dare vita a questi mega-eventi che arricchiscono gli artisti e le produzioni.
Noi operai non facciamo parte della loro famiglia, come dicono nelle loro ipocrite ed infami dichiarazioni: le paghe non sono adeguate alle mansioni svolte, arrivano dopo mesi, i turni superano ampiamente le dodici ore, c’è una pianificazione scellerata degli eventi che risparmia sulla sicurezza dei lavoratori e del pubblico.
Non esistiamo come categoria di lavoratori perciò non abbiamo nessun diritto.
Vogliamo la dignità e il rispetto che ci spettano.
OPERAI DELLO SPETTACOLO ROMA
operaispettacololiveroma@gmail
Qui invece un articolo utile di Roberto Ciccarelli