Venerdì 4 Maggio alle 19:00
Aperitivo e inaugurazione di Reality Fiction di Maurizio Taioli
Le immagini che ogni giorno ci vengono proposte dai mass media, sono immagini troppo spesso ambigue, dove ciò che viene indicato come reale spesso non lo è, o ne è solo una versione parziale…
Bio
Nato nel 1959 a Verona.
Studia nella città natale e a Venezia, dove si diploma all’Accademia di Belle Arti nel corso di Pittura, con Emilio Vedova.
Dalla prima metà degli anni ‘80 frequenta l’ambiente artistico milanese e nel ‘90 prende uno studio a Milano.Dal ‘93 comincia una stretta collaborazione con la galleria ‘Transepoca” di Gian Carla Zanutti,La galleria si trasferisce a Lanciano, cambia nome “Gian Carla Zanutti”, torna dopo un paio d’anni a Milano. Dopo una prima esperienza rivolta ad analizzare aspetti propri della pittura, la sua ricerca si orienta ad approfondire le dinamiche intrinseche alla simbologia politica/religiosa. Il linguaggio è sintetico, la pittura si appiattisce fino a perdere qualsiasi connotato intimistico, facendo in modo che il ‘simbolo” sia l’unico protagonista, e strumento con il quale gestire la dialettica interna all’opera. Come ad esempio avviene nell’installazione “50 croci”, composta da 50 tele che rappresentano croci cristiane, eseguite ad acrilico industriale con colori vivaci e brillanti, i contorni delle croci sono eseguiti con mascherine a smalto (grigio antracite). Nel ciclo “interni ed esterni quotidiani” i lavori sono elaborazioni di immagini selezionate dai quotidiani, improntati proprio sulla critica al nostro tempo utilizzando però un linguaggio che della contemporaneità coglie i segni e i simboli più conosciuti. Da un punto di vista strettamente pittorico gli interni sono dipinti su tela con colori acrilici industriali a tinte piatte con un accattivante cromatismo, mentre gli esterni sembrano più freddi, sia perché il supporto è di lamiera, sia perché i colori usati sono a smalto e dunque lucidissimi. Il suo sistema di avvicinamento della realtà, è rivolto ad osservare con attenzione le immagini della quotidianità, quelle stampate a grana sottile sui giornali che accompagnano l’informazione .Le sottrae al consumo rapido, prima che finiscano nel cestino della carta del giorno prima, e le fa diventare protagoniste di una storia illustrata, dipinta a colori. Un fattore che accomuna la sua ricerca, è l’ironia. Essa si esprime secondo diverse modalità, da quella più apertamente dissacrante, alle diverse misure di provocazione, ma corrisponde sempre ad un atteggiamento disincantato che non rinuncia tuttavia a definire la propria posizione nei confronti della realtà. Nei lavori recenti sono affrontate tematiche più dichiaratamente sociali come la giustizia, i luoghi della politica, la guerra, il paesaggio ‘contemporaneo”