Ripubblichiamo l’articolo uscito su Comune.info
di Sabato, un occupante del Cinema Palazzo
Questa volta il Nuovo Cinema Palazzo, con il Festival di storia, autogestito e nomade, si è superato: aldilà della partecipazione e della qualità delle iniziative in programma, c’è da scommetere piuttosto elevate, l’aver messo insieme, in questo momento, collettivi e docecenti universitari, circoli di storia, associazioni, editori, singoli cittadini in un percorso inedito dedicato alla memoria della «città di sotto» ha un valore straordinario. Se poi le tracce inseguite sono quelle delle «insurrezioni popolari più o meno organizzate» (quelle che secondo Gustavo Esteva sono di nuovo in corso ovunque e in forme diverse), allora siamo di fronte all’università autorganizzata del fare sociale, fonte di speranza per ogni cambiamento profondo. Di seguito, un articolo di presentazione della tre giorni scritto per Comune-info. Nella splendida foto, una manifestazione per la lotta alla casa in uno dei quartieri della Tiburtina: San Basilio, 1974 (tratta dalla pagina facebook del Festival). Ci vediamo a San Lorenzo.
La città di Roma è sempre stata protagonista degli eventi che hanno segnato l’evoluzione della storia del nostro paese e non solo. Una storia segnata dall’eterna battaglia per il potere e per il suo mantenimento ma anche, e questo è l’elemento più affascinante, da mille intrighi, tentativi di sovversione, rivolte mancate e insurrezioni popolari più o meno organizzate.
La storia e la memoria, a differenza della tradizione, sono infatti meccanismi di apertura di spazi e di battaglie, sono patrimonio del nuovo e costituiscono l’elemento fondamentale per la definizione di nuove forme di cittadinanza. Questi strumenti non sono mai neutri, servono a definire posizioni e punti di vista fondamentali per la costruzione di nuove insorgenze, ed è con questa tensione che il Cinema Palazzo costruisce il suo lavoro sul recupero della memoria storica. Riconnettere i passaggi più importanti delle ribellioni avvenute nell’urbe significa costruire la base per interpretare le lotte che attraversano oggi la metropoli, consegnando a queste un’arma critica fondamentale per il raggiungimento dei loro obiettivi. Dal 26 al 28 ottobre il Cinema Palazzo dedicherà tutte le sue forze alla costruzione di un Festival di Storia, una tre giorni di lezioni, dibattiti ma anche spettacoli e musica che ripercorreranno i momenti più significati delle ribellioni e delle resistenze che hanno attraversato la Capitale, dalle eresie e gli intrighi della Roma papalina fino alla storia dei luoghi più significativi delle battaglie degli anni ’70.
Alla costruzione del Festival partecipano alcuni dei più importanti docenti universitari oggi in attività ma anche collettivi universitari, circoli di storia, associazioni, case editrici e singoli cittadini; riteniamo che solo mettendo in cooperazione intelligenze e capacità differenti si possano realmente produrre elementi di rottura ed avanzamento tanto sul terreno culturale quanto su quello sociale.
La quasi totalità degli organizzatori del Festival ha meno di trent’anni, frequenta (o ha frequentato) le aule delle università romane, anche per questo abbiamo ritenuto dirimente richiedere l’interessamento del dipartimento di Storia e il suo patrocinio sulla kermesse. Per scardinare la logica che vede gli incontri su questi temi appannaggio unico ed esclusivo di circoli ristretti e, soprattutto, per sovvertire l’idea che la Storia sia ormai relegata in una nicchia culturale a uso e consumo di pochi eletti, rilanciamo con forza il nostro interesse verso l’analisi storica e la narrazione. Consci del fatto che una rassegna del genere non si possa realizzare con meccanismi settari o pretendendo (come troppo spesso si fa) di propinare la nostra visione in modo assolutistico, abbiamo impegnato tutte le nostre forze nella ricerca di interlocutori diversi che potessero costituire uno stimolo valido per la riflessione e il dibattito, durante e dopo il Festival.
Anche per questo sarà un evento nomade: partendo dal Cinema Palazzo attraverseremo altri spazi molto significativi come la Facoltà di Lettere e la Casa della Memoria, cercando di creare un flusso di saperi che sia anche strumento di scambio e contaminazione fra questi luoghi così differenti.
Inoltre le stesse modalità di costruzione e realizzazione del Festival di Storia saranno terreno di sperimentazione: a partire dagli strumenti organizzativi fino alla realizzazione pratica del lavoro di ricerca indispensabile per trattare alcuni dei temi in programma. Abbiamo dunque scelto di non occultare, di non glissare tematiche che ancora dividono spezzoni di opinione pubblica e scuole di pensiero ma di discuterne, semplicemente e senza dogmatismo alcuno.
In ultimo, per la giornata dedicata agli anni ’70, presenteremo la prima parte di un lavoro che abbiamo iniziato sulla memoria storica, una serie di interviste sui luoghi e le lotte simbolo di quegli anni fatte direttamente a coloro i quali c’erano e si ribellavano in prima persona.
Vi invitiamo perciò al Nuovo Cinema Palazzo da venerdì 26 ottobre a domenica 28. Per informazioni e programmi clicca qui oppure su facebook.