Quale treno? Quello del progresso, del lavoro, della giustizia sociale? No. Stiamo parlando di un treno che non c’è.
Di un treno che corre in un altro senso. Il treno delle menzogne, delle lobby, delle mafie.
La giustizia, quella con la g minuscola, mette i suoi apparati repressivi al servizio del potere economico-politico dominante, seguendo un teorema di criminalizzazione di un movimento ampio, popolare, gioioso e coraggioso che non ha mai chinato la testa.
Indignazione e rabbia si prova leggendo i capi d’imputazione per un’occupazione simbolica: violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, accensione ed esplosione pericolose. A maggior ragione ricordando che, in quella giornata d’agosto, le macchine dei carabinieri cariche di scudi e uomini arrivano ad iniziativa quasi finita.
Qual è il senso di questa giustizia ad orologeria, di questa sproporzione tra i reati contestati e le misure cautelari disposte? Perché un intervento con striscioni, fumogeni e volti scoperti viene bollato come “autentica intimidazione in stile mafioso” da un deputato del pd a cui è concesso ampio spazio nei maggiori quotidiani nazionali?
E’ evidente la sproporzione rispetto ai fatti contestati; è evidente il regime repressivo messo in campo dalla magistratura al fine di soffocare il dissenso; è evidente la copertura della politica che invita questori e procure al mantenimento dell’ordine pubblico (con tutti i mezzi, sottointeso). E’ questa l’Italia Bene da Saccheggiare che il PD ha in cantiere e che vede nel sindaco Fassino e nella maggioranza torinese il suo laboratorio più avanzato?
Indignazione e rabbia si prova leggendo i capi d’imputazione per un’occupazione simbolica: violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, accensione ed esplosione pericolose. A maggior ragione ricordando che, in quella giornata d’agosto, le macchine dei carabinieri cariche di scudi e uomini arrivano ad iniziativa quasi finita.
Qual è il senso di questa giustizia ad orologeria, di questa sproporzione tra i reati contestati e le misure cautelari disposte? Perché un intervento con striscioni, fumogeni e volti scoperti viene bollato come “autentica intimidazione in stile mafioso” da un deputato del pd a cui è concesso ampio spazio nei maggiori quotidiani nazionali?
E’ evidente la sproporzione rispetto ai fatti contestati; è evidente il regime repressivo messo in campo dalla magistratura al fine di soffocare il dissenso; è evidente la copertura della politica che invita questori e procure al mantenimento dell’ordine pubblico (con tutti i mezzi, sottointeso). E’ questa l’Italia Bene da Saccheggiare che il PD ha in cantiere e che vede nel sindaco Fassino e nella maggioranza torinese il suo laboratorio più avanzato?
A questo pesantissimo clima di intimidazione dobbiamo saper rispondere: Nessuna paura! Nessun timore!
Complici della lotta, solidali con gli arrestati. Stiamo a testa alta dalla parte della bellezza, della difesa della valle e della libertà.
Nuovo Cinema Palazzo e Teatro Valle Occupato
Complici della lotta, solidali con gli arrestati. Stiamo a testa alta dalla parte della bellezza, della difesa della valle e della libertà.
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