In un periodo in cui si invitano i giovani ad essere meno choosy e ad accontentarsi di quel che c’è, non poteva essere più azzeccato il titolo del nuovo lavoro di Davide Berardi: Chi si accontenta muore.
Prodotto da La Corte dei Miracoli e sostenuto dalla giovane etichetta indipendente Free-D Music, il disco uscito a maggio 2012 vede diverse collaborazioni con artisti quali Roy Paci ed Eugenio Bennato ed approda il 9 dicembre al Nuovo Cinema Palazzo.
Il giovane cantautore pugliese definisce la sua musica un viaggio alla ricerca di se stesso, in cui la partenza e l’arrivo sono lo stesso punto di una carta geografica, in cui i luoghi visitati e le persone incontrate fanno la differenza. Repertori in cui non mancano i riferimenti a grandi autori e cantori di musica popolare, come Matteo Salvatore, Domenico Modugno e ancora la rilettura dei brani di Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber ed altri maestri.
Nei brani di Davide Berardi esiste una convivenza possibile tra poesia e ironia, tra sorriso e brivido, tra casa e infinito. Ed è proprio il contrasto fra tali differenze a rendere esclusivo questo incontro. Un messaggio che riesce ad andare ben oltre il singolo talento o la proposta artistica.