Marzo 2013: FACCIAMO IL NOSTRO GIOCO

Da Roma a Genova e oltre…

Mille persone sono scese in piazza ieri sera a Genova al fianco di Don Gallo per dire no alla proliferazione di sale da gioco e casinò, per dire no alla cattiva gestione dell’amministrazione cittadina, per chiedere un impegno concreto al governo contro il gioco d’azzardo, e una revisione delle norme tuttora inadeguate a contrastare quella che è una vera e propria piaga sociale.

Abbiamo seguito con entusiasmo e spirito di vicinanza la nascita di una mobilitazione spontanea di semplici cittadini che hanno fatto sentire la propria voce contro l’apertura di nuove sale gioco, contro un sistema malato, un “gioco” che produce soltanto solitudine e miseria, contro lo stesso processo di impoverimento culturale e di desertificazione urbana contro cui noi ci battiamo attivamente da quasi due anni, dando vita con il Cinema Palazzo ad un modello di socialità basato sulla produzione di cultura, sulla partecipazione e sulla cooperazione con il territorio.

Abbiamo provato gioia. Abbiamo seguito la protesta genovese e ne abbiamo condiviso i sentimenti, le parole, le istanze, e anche l’atmosfera. Abbiamo visto il logo Casi No attraversare un’altra piazza, fisicamente distante, idealmente vicina. Abbiamo visto un simbolo familiare diventare un messaggio collettivo: una spinta incredibile ad intensificare ancora di più il nostro impegno di resistenza quotidiana contro l’aggressione della speculazione selvaggia, per un’idea comune di città che unisce e non divide, al cui centro ci siano i cittadini e non gli interessi di pochi.

Oggi noi saremo in Via Tiburtina 1139 a Roma, per protestare contro l’apertura dell’ennesimo grande casinò in questa città, per denunciare la trasformazione di una intera zona urbana, che somiglia sempre più ad una Las Vegas nostrana.

Lo stesso messaggio, la stessa lotta, in ogni città: No al Casi No!

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