Diffondiamo un comunicato in sostegno degli occupanti della Sala Alberdi di Buenos Aires, cinema-teatro occupato e autogestito da un anno.
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Il 12 marzo 2013 più di 100 poliziotti in divisa più altri in borghese hanno sgomberato con violenza la Sala Alberdi, nel Centro Cultural San Martín, nella capitale Argentina. Molti gli artisti e gli studenti che da più di 70 giorni erano accampati all’ingresso del Centro Cultural San Martín in sostegno agli occupanti, che chiedevano la fine di una questione legale che dura ormai da 8 anni.
Era stata raggiunta una tregua di 48 ore in attesa di una risposta da parte del segretario alla cultura della città, Hernan Lombardi, invitato a considerare l’opportunità che i laboratori gratuiti, tradizionalmente offerti dalla città, rappresentavano per Buenos Aires. La risposta è stata l’azione della polizia.
Con l’appoggio di artisti e personalità importanti come Luis Zamora e María del Carmen Verdú gli occupanti e i manifestanti hanno resistito a lungo. Fondamentale nei primi momenti è stato l’aiuto dei vicini, come il vicino che ha prestato il balcone dell’appartamento al 1° piano dell’edificio di fronte al CCSM per una migliore comunicazione con la piazza.
Più di 500 persone sono accorse per manifestare a sostegno degli occupanti, le forze dell’ordine sono dovute retrocedere, ma poco dopo mezzanotte, la polizia metropolitana ha organizzato un nuovo attacco ancora più violento del precedente con l’uso di lacrimogeni e pallottole sia di gomma che di piombo.
La repressione non si è limitata al CCSM: la polizia Metropolitana ha aperto una caccia all’uomo anche nelle strade adiacenti al centro culturale, circolando contromano nell’Avenida Corrientes per inseguire gli occupanti. Moltissimi i feriti, tra questi due attivisti della Red Nacional de Medios Alternativos che hanno denunciato l’accaduto con un comunicato diffuso la mattina seguente.
Dopo la violenta azione di repressione i manifestanti si sono riuniti all’Obelisco, dove hanno bloccato il traffico per varie ore in segno di protesta.
Il Nuovo Cinema Palazzo di Roma esprime piena solidarietà a tutti gli attivisti, artisti e occupanti che hanno lottato per evitare lo sgombero della Sala Alberdi di Buenos Aires. L’attività culturale indipendente e libera svolta da centinaia di artisti e studenti in questa struttura dimostra che delle concrete alternative ai tagli alla cultura esistono e sono praticabili quotidianamente.
L’azione repressiva e l’uso addirittura di armi da fuoco da parte delle autorità è totalmente ingiustificabile. Questa risposta violenta da parte del Governo della Ciudad dimostra la debolezza dello Stato e l’incapacità di mantenere le promesse fatte sul futuro dello spazio culturale della città.
La nostra solidarietà va ai ragazzi rimasti feriti e a quelli tuttora detenuti (16) in attesa di processo.
La cultura non si sgombera! Sala Alberdi resiste!
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El 12 de marzo 2013, màs de 100 efectivos uniformados y personal policial en civil, desalojaron violentemente la Sala Alberdi, del Centro Cultural San Martin, en la Capital Argentina. Muchos artistas y estudiantes, que estuvieron acampados por más de 70 días en el Centro Cultural en apoyo de los ocupantes, los que pedian que se resolviera la cuestión jurídica que se arrastra desde hacen ocho años.
Habìan acordado una tregua de 48 horas, esperando una respuesta del Secretario de Cultura de la Ciudad, Hernàn Lombardi, a quien habìan solicitado de considerar la importancia de los talleres gratuitos que tradicionalmente se ofrecian en esa sala. La respuesta fue el operativo policial.
Los manifestantes contaron con el apoyo de artistas y personaildades como Luis Zamora y Marìa del Carmen Verdu’ , del CORREPI. Fundamental fue la ayuda de los vecinos, como el que prestò el balcòn de su departamento en el primer piso,en el edificio de enfrente al CCSM, para permitir que algunos ocupantes pudiesen comunicar con las personas que se habian reunido en la calzada.
Màs de 500 personas manifestaron su solidariedad con los desalojados, en un primer momento los efectivos policiales tuvieron que retroceder, pero, poco después de la medianoche , la Policìa Metropolitana volviò a la carga y con el uso de gas lacrimògenos y balas de goma y de plomo.
La represiòn no se limitò al CCSM: la Policia Metropolitana continuò con la cacerìa humana por las calles aledañas al Centro Cultural, circulando de contamano por la Avenida Corrientes para perseguir a los ocupantes. Muchos los heridos entre ellos dos activistas de la Red Nacional de Medios Alternativos que han denunciado los hechos con un comunicado difundido la mañana siguiente. Despuès de la violenta acciòn represiva los manifestantes se reunieròn en el Obelisco, donde actuaron por varias horas un bloqueo del tràfico en signo de protesta.
El Cinema Palazzo de Roma, esprime completa solidaridad con los activistas, artistas y ocupantes que lucharon para evitar el desalojo de la Sala Alberdi de Buenos Aires. La actividad independiente y libre llevada a cabo por centenares de artistas y estudiantes, demuestra que concretas alternativas a la escacez de recursos económicos dedicados a la Cultura existen y son pràcticables cotidianamente.
La acción represiva y el uso de armas de fuego de parte de las Autoridades Públicas es totalemnte injustificable. La respuesta violenta demuestra la fragilidad del Estado y la incapacidad de mantener las promesas sobre el futuro de este lugar de Cultura.
Nuestra solidariedad va a los jóvenes que han quedado heridos y a los que aún estan detenidos (16).
La culutra non se desaloja, Sala Alberdi Resiste!
Nuovo Cinema Palazzo – Sala Vittorio Arrigoni
San Lorenzo – Roma, Planeta Tierra