IL SOGNO DI SAN LORENZO #ATTO III
LABORATORIO DI SCRITTURA TEATRALE
a cura di Ferdinando Vaselli
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Nel I° e nel II° Atto Il Sogno di San Lorenzo ha indagato lo spazio urbano e la complessità di San Lorenzo attraverso uno sguardo poetico, raccontando una realtà in trasformazione, indefinibile e mutevole, fatta di molteplicità e di processi, di conflitti e contraddizioni, per restituire la percezione della ricchezza del reale.
Con il III° Atto Il Sogno di San Lorenzo si ferma e si mette a tavolino, su un foglio di carta o lo schermo di un computer.
Il Sogno diventa scritto, ma pretende di rimanere materiale vivo, grezzo e poetico come San Lorenzo.
Il Sogno diventa un laboratorio a cadenza settimanale in cui si gioca con le regole della scrittura e della messa in scena, della messa in vita, in cui un teatro che esige di essere popolare trasforma un pezzo di carta in un incontro/scontro di corpi e voci.
Quante volte, seduti in un ristorante, nella sala d’aspetto di una stazione, di un ospedale, in un ufficio, in una palestra, in mezzo alla strada, abbiamo assistito ad una scena particolare, sentito delle persone parlare oppure noi stessi siamo stati coinvolti in una discussione ed abbiamo pensato … questo dialogo è una scena di un film!
Magari siamo arrivati a casa e quella scena l’abbiamo scritta, e ci siamo accorti che non funzionava come nella vita. Perché?
Lavoreremo sulle regole del gioco della scrittura, sui principi della costruzione di una scena teatrale, analizzando testi e scrivendo scene, dialoghi e monologhi, sviluppando idee, cercando di capire che cosa significa per noi fare teatro, percorrendo insieme le tappe che dalla vita, dal quartiere, dalle strade, passando per la scrittura diventano creazione.
Il laboratorio è aperto a tutti, attori e scrittori, non attori e non scrittori!
Il nostro obiettivo è lavorare con le persone e il territorio attraverso il teatro. Ci interessa restituire la complessità per tentare di utilizzare un linguaggio comune, quello del teatro e una comune volontà di sentirsi attori e autori.
Per informazioni e per partecipare scrivi a laboratoricinemapalazzo@gmail.com, specificando nell’oggetto della mail IL SOGNO DI SAN LORENZO.
L’occupazione del Cinema Palazzo ha preso vita da un movimento diffuso e cittadino e, da subito, ha vissuto nella fitta trama di relazione con il territorio di San Lorenzo. Da qui è nato il gesto collettivo che ha saputo contaminare molti e trasformarsi in pratica creativa di uno spazio “comune”.
Da tempo ci interroghiamo sulle narrazioni urbane, non solo quelle discorsive ma anche quelle connesse alle pratiche sociali, al rapporto con i luoghi, ai conflitti per l’accesso agli spazi e ai diritti, alle sperimentazioni politiche, ai diversi saperi mobilitati e messi in circolo. Questi nessi fra società e rappresentazioni consentono di rintracciare il senso profondo iscritto nei luoghi, comprendere il passato ed il presente dei territori che abitiamo e soprattutto d’immaginare la “città” che vogliamo. Continuiamo a cercare, indagare, rintracciare la forza remota e l’intuizione viva che ha innescato questa storia. Raccontare i luoghi senza rinchiuderli nella loro memoria né ridurli alle narrazioni dominanti, spostando il senso dall’analisi alla relazione emozionale, collettiva, possibile. Rintracciare la vena indomita di un quartiere per alimentare il sogno ed il conflitto come forze vitali della città che abitiamo.
Per questo un laboratorio teatrale progressivo, immersivo e aperto che utilizza gli strumenti d’indagine sociale ed il linguaggio teatrale per muovere i luoghi, rimetterli nella prospettiva delle relazioni che legano persone, spazi, vissuti.
L’obiettivo è lavorare sulla rappresentazione dei luoghi giocando su continui spostamenti del punto di vista tra appartenenza, narrazione, fascinazione, azione.
Rintracciare il senso dei luoghi come forza comune che li innerva, che li muove, che induce a difenderli, riappropriarli, reinventarli da dentro.
—> Il percorso inizia lunedì 6 maggio alle 18.30 puntuali (!) con un lavoro legato alla scrittura: lavoreremo sui principi base della scrittura drammaturgica, sulla costruzione di una scena, dei dialoghi e dei monologhi. Leggeremo alcuni testi di drammaturgia analizzando i meccanismi di costruzione delle scene. Inizieremo noi stessi a scrivere delle scene a partire dai dialoghi a cui abbiamo assistito a lavoro, sull’autobus, alle poste, per strada, in un tentativo di trasmettere il nostro sguardo del quartiere, per restituire l’incredibile ricchezza e varietà di emozioni e situazioni che la vita, le relazioni e i luoghi che attraversiamo naturalmente contengono. ||