E dopo il 15 agosto, nel silenzio di una Roma deserta e assetata, mentre i turisti passeggiano nella nuova vetrina dei Fori Imperiali, il quartiere di San Lorenzo, mai dormiente per sua natura e configurazione storica, combatte e rompe quel “dolce”, quanto mai anomalo, dormire d’agosto.
Nel cuore dell’estate, infatti, si è consumato lo sgombero delle ex Fonderie Bastianelli, in via dei Sabelli 102; fonderie occupate, rinate e attive dal 24 aprile scorso col nome di Omnia Communia Sunt.
Il Nuovo Cinema Palazzo, a pochi metri da Communia, è al fianco delle compagne e dei compagni di via dei Sabelli, con i quali in questi mesi hanno condiviso lotte, progetti, azioni e sogni che sono diventati realtà come la costruzione della Libera Repubblica di San Lorenzo, nella quale comitati di quartieri, attivisti, cittadini e commercianti hanno agito per realizzare un’altra idea di città, un’altra idea di politica, di partecipazione e di cultura.
In seguito alla segnalazione fatta all’amministrazione municipale dagli occupanti di Communia, sono stati messi in sicurezza pochi giorni fa i marciapiedi corrispondenti alle ex Fonderie Bastianelli.
L’argomentazione della presunta inagibilità delle ex Fonderie, agitata strumentalmente dalla proprietà per ottenerne lo sgombero, perde quindi ogni consistenza. Eppure stamattina la polizia è arrivata a Communia, in maniera vigliacca, in una Roma deserta, con camionette e polizia al servizio dei proprietari e dei soliti palazzinari che vorrebbero trasformare il quartiere in un territorio devastato dalla rendita e dalla speculazione. Questa è una dichiarazione di guerra contro il quartiere intero a cui risponderemo insieme. Sgomberare le ex fonderie Bastianelli, edificio storico, dichiarato inagibile solamente per poterlo radere al suolo e costruire una serie di palazzine e di parcheggi sotterranei, non ci fermerà. Evidentemente la volontà politica è quella di risolvere i gravi problemi del quartiere cementificando e devastando, di venire incontro alle esigenze dei cittadini che vi abitano levando spazi di socialità e di cultura, sopprimendo quelle esperienze che rendono questo territorio vivibile.
Chiediamo che il sindaco e il presidente del nostro municipio prendano posizione su ciò che sta accadendo a San Lorenzo, e sul fatto che si cercano di risolvere i gravi problemi sociali che il quartiere vive con le camionette e gli sgomberi di posti che realizzano alternative e offrono altre vie possibili.
Nessuno sgombero ci fermerà!