American Revolution
Controstorie da un’America Ribelle
25-26-27 ottobre 2013
Giunto alla seconda edizione, quest’anno il Festival di Storia, organizzato dal Nuovo Cinema Palazzo in collaborazione con il Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali – Sapienza Università di Roma, e la John Cabot University, continua il suo viaggio ripercorrendo alcuni dei momenti più significativi della storia ribelle degli Stati Uniti d’America. Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre il Nuovo Cinema Palazzo attraverserà una storia piena di contraddizioni ma ricca di momenti di radicale rottura che mettono in discussione gli stessi princìpi cardine della cosiddetta “democrazia americana”: American Revolution è il tema che abbiamo scelto quest’anno, rintracciando e connettendo le storie delle lotte che si sono sviluppate nella patria del capitalismo. Cercheremo di rovesciare il concetto di Rivoluzione Americana che ci viene consegnato, dalla storiografia ufficiale, come interno e strumentale alle dinamiche di dominio degli Stati Uniti D’America con la complicità di Sandro Portelli, Bruno Cartosio, Adriano Prosperi, Mariano De Simone, Annalucia Accardo e molti altri. American Revolution è la storia dei ribelli d’America, neri, immigrati, studenti, operai ma anche musicisti, registi, scrittori, hippie, artisti che con il loro impegno hanno criticato radicalmente le forme di oppressione prodotte dall’American Way of Life.
Abbiamo voluto coinvolgere docenti, ricercatori, dottori di ricerca e studenti, ma anche artisti, cantanti, associazioni, circoli e semplici cittadini, soggetti che come noi pensano che la storia sia un meccanismo di incontro e mai di esclusione.
Le modalità di costruzione e realizzazione del Festival di Storia è stato e sarà terreno di sperimentazione: la composizione di saperi e linguaggi maggiormente accademici con esperienze e forme comunicative meno istituzionalizzate consentirà di scardinare i meccanismi classici di trasmissione del sapere. Il Festival di Storia è inoltre un evento nomade: partendo dal Cinema Palazzo attraverseremo altri spazi molto significativi, dando vita a un flusso di saperi che sia anche strumento di scambio e contaminazione fra luoghi diversi tra loro.
Alla costruzione del Festival partecipano alcuni dei più importanti docenti universitari ma anche collettivi universitari, circoli di storia, associazioni, case editrici e singoli cittadini. Riteniamo infatti che solo mettendo a cooperazione intelligenze e capacità differenti si possano produrre elementi di innovazione e avanzamento tanto sul terreno culturale quanto su quello sociale. Recuperare una memoria storica a partire da parole, esperienze e testi, individuare le linee di frattura che hanno determinato svolte e insorgenze, coglierne il potenziale, il valore di un discorso in grado di parlare anche del presente, questa è la tensione che muove la costruzione del Festival di Storia. L’evento nasce dalla volontà di recuperare e produrre un sapere aperto, accessibile, nella convinzione che la memoria storica è strumento prezioso e mai neutro, uno strumento indispensabile alla creazione di nuovi modelli di socialità, di partecipazione, di cittadinanza.
La prima edizione del Festival – Roma città Ribelle, ottobre 2012 – era articolata in tre giorni di dibattiti, lezioni, spettacoli e musica che hanno consentito di ripercorrere i momenti più significativi delle ribellioni e delle resistenze che hanno attraversato la Capitale: dalle eresie e gli intrighi della Roma papalina alla resistenza romana al regime fascista, per finire con la storia dei luoghi in cui si sono svolte alcune delle più importanti battaglie degli anni Settanta.
Lo scorso maggio, dopo una serie di eventi legati al Festival – presentazioni di libri, giornate di studio sulla storia orale, sperimentazioni in lezioni e musica su Malcom X, siamo arrivati alla costruzione di una due giorni sulla Comune di Parigi. Con una balzo di tigre nel passato il presente rivoluzionario fa vivere ciò che fino ad allora era sepolto; inoltre solo un certo presente scopre il senso di eventi celati fino a quel momento, o di cui si era impossessato il vincitore «che non ha mai smesso di vincere», fosse esso il fascismo, il capitale, il dominio di una classe sull’insieme della società.
La partecipazione al Festival prevede il riconoscimento di n. 2 crediti formativi da parte del Dip.to di Studi europei, americani e interculturali – Sapienza Università di Roma
Per ottenere 2 CFU è obbligatoria la frequenza per l’intero convegno (mattina, pomeriggio e sera), a tal fine ci si incontrerà all’inizio e alla fine di ogni sessione. Bisognerà inoltre elaborare una tesina di circa 5 cartelle concordata con la Prof.ssa Annalucia Accardo (annalucia.accardo@uniroma1.it).
L’accordo per ottenere i crediti formativi per la partecipazione a questo convegno è esclusivamente con i Corsi di Laurea Triennale in Mediazione linguistica, Lingue, culture, letterature, traduzione, e per il Corso di Laurea Magistrale in Scienze linguistiche, letterarie e della traduzione. Gli studenti degli altri corsi di laurea devono contattare anticipatamente il proprio referente per le Altre Attività Formative
PROGRAMMA:
Venerdì 25 ottobre
dalle ore 11:00 – Dibattito: Storia popolare degli Stati Uniti d’America
Facoltà di Lettere e Filosofia “La Sapienza” – aula VI, piano terra – piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma;
Intervengono:
Sandro Portelli
Daniele Fiorentino
Claudia Bernardi
dalle ore 16:30 – Rassegna fotografica: Farm Security Administration
Nuovo Cinema Palazzo – Piazza dei Sanniti 9a, 00185 Roma;
Intervengono:
Raffaella Perna
Collettivo Flare
dalle ore 19:00 – Dibattito: Potere e contropotere | Nuovo Cinema Palazzo
Intervengono:
Franco Piperno
Il Duka
Roberto Silvestri
dalle 21:00 – Fino all’ultimo respiro: Movie Movement! | Nuovo Cinema Palazzo
Il Duka presenta:
The Weather Underground (Sam Green e Bill Siegel, 2002)
Documentario sui Weathermen Underground, formazione che prendeva il nome da una canzone di Bob Dylan («Non hai bisogno di un meteorologo per sapere dove soffia il vento»), e che negli anni della contestazione alla guerra in Vietnam decise di colpire i simboli del potere senza fare un graffio alle persone. «Gli anni Sessanta sono stati un momento storico – ci spiega Sam Green, il regista e montatore del film – C’era un largo movimento che interrogava questo paese. Mi sento frustrato perché la versione da cartone animato degli anni Sessanta è completamente irrilevante rispetto al momento che viviamo attualmente. Non puoi prendere niente da quella caricatura per che ti aiuti a capire che cosa sta accadendo al nostro paese». The Weather Underground’ ci porta a esplorare i periodi di risacca e pax americana fra un fermento sociale e l’altro, ci mette di fronte uno specchio e ci aiuta a riflettere sulle crisi di oggi. «Imperdonabile non vederlo», hanno scritto i Wu Ming.
Panther (Mario Von Peebles, 1995)
Il film narra la storia del movimento rivoluzionario afroamericano delle Pantere Nere, dal 1966 al 1968. Dall’incontro tra Huey P. Newton e Bobby Seale alla scorta operata nei confronti di Betty Shabazz (la vedova di Malcolm X), fino ai tentativi da parte della Cia e dell’Fbi di smembrare il movimento, portando la droga nei ghetti afroamericani.
Sir! No Sir! (David Zeiger 2005)
Parti di interviste con veterani della guerra del Vietnam che spiegano le ragioni per le quali contestano la guerra o per cui fanno obiezione di coscienza. All’inizio semplicemente alcuni soldati in servizio lasciarono il militare individualmente; secondo fonti del Pentagono, tra il 1966 e il 1971 ci furono circa 500.000 episodi di diserzione nel servizio militare statunitense. Col passare del tempo divenne chiaro che se così tanti si opponevano alla guerra si poteva parlare di un movimento. Howard Levy notò questo quando smise di addestrare i soldati ed ebbe parecchio supporto dai suoi compagni. Giornali di protesta iniziarono a girare, e produsse scompiglio nella US Army, mandando in galera persone per anni. Chi organizzava un giornale di protesta era mandato in prigione per anni con la scusa-accusa di possesso di marijuana.
Seize the time (Antonello Branca, 1970)
Film cult degli anni Settanta sul movimento delle Pantere Nere. Il lungometraggio è stato realizzato interamente negli Stati Uniti seguendo dall’interno il lavoro del Black Panther Party. Antonello Branca costruisce l’impianto narrativo del film fondendo insieme, con estrema abilità, i canoni del cinema di finzione e del cinema documentario. Un solo attore professionista, Norman Jacobs, si muove tra visioni pop-simboliche dell’ imperialismo a stelle e strisce contrapposte a visioni della realtà: rastrellamenti, manifestazioni studentesche, esercitazioni della guardia nazionale, testimonianze dirette. Un’America dove i neri e le «pantere»in particolare, vengono assassinati a sangue freddo secondo un preciso disegno repressivo.
Sabato 26 ottobre
dalle ore 18:00 – Confronto su The Wobbly il sindacato rivoluzionario | Nuovo Cinema Palazzo
Intervengono:
Bruno Cartosio
Antonio Conti
Francesco Raparelli
dalle ore 21:00 – Concerto | Nuovo Cinema Palazzo
CONCRETE UTOPIAS + ZY special project “Afriks”
Angelo Olivieri – trumpet
Suite improvvisata sullo storico discorso di Martin Luther King I have a dream, basata su composizioni di Duke Ellington, Charles Mingus, Thelonious Monk and Max Roach.
ZY special project “Afriks”
Angelo Olivieri– trumpet, band leader
Vincenzo Vicaro – soprano clarinet and tenor sax, el. guitar
Riccardo Di Fiandra – el. bass
Daniele Di Pentima – drums
Progetto speciale dedicato alla musica di ispirazione africana interpretata con sonorità elettriche ed elettroniche contemporanee. Composizioni originali e riletture di brani di Don Cherry, Ornette Coleman, Art Ensemble of Chicago.
a seguire: Dj set_Mr. Bluebeat dj-set [Soul, Funk, R’n’B, Rock, Reggae, Rocksteady]
Domenica 27 ottobre
dalle ore 10:00 e fino a fine serata – Fiera dei librai e degli editori indipendenti | Nuovo Cinema Palazzo
dalle ore 11:00 – Mondo Beat: l’urlo d’America! | Nuovo Cinema Palazzo
Happening in collaborazione con il Teatro Valle Occupato e Manfredi Scanagatta
Pausa pranzo al Nuovo Cinema Palazzo
Tu vuò fa’ l’Americano
dalle ore 15:00 – Jazz Revolution: musica, battaglie politiche e diritti civili | Nuovo Cinema Palazzo
con Stefano Zenni, Francesco Mandica (Radio 3)
dalle ore 17:00 – Dibattito: American Revolution | Nuovo Cinema Palazzo
Intervengono:
Sandro Portelli
Bruno Cartosio
Mariano De Simone
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