Il mostro silenzioso del Mediterraneo
Osservatorio Iraq e il Nuovo Cinema Palazzo vi invitano a un evento per raccontare una vicenda le cui conseguenze vanno molto al di là delle onde elettromagnetiche.
A due mesi dall’installazione delle antenne M.U.O.S. a Niscemi (24-25 gennaio), e dopo due settimane dalla grande manifestazione nazionale dei comitati di resistenza nonviolenta (1 marzo), la presenza delle antenne del M.U.O.S. è tutt’altro che scontata.
Il MUOS (Mobile User Objective System), è il sistema di telecomunicazioni satellitari di proprietà e ad uso esclusivo della marina statunitense. Oltre a Niscemi, si trova alle Hawaii, in Virginia e in Australia. Il suo compito sarà, in parte, quello di accelerare la velocità di invio di informazioni e comandi a tutti gli utenti mobili. Ovvero tutti i reparti militari americani che ovunque nel mondo saranno collegati a questa rete, compreso ciò che rappresenta l’ultima frontiera tecnologica delle guerre moderne: i droni.
La Sicilia ne “è diventata una capitale mondiale, ma questo non è assolutamente argomento all’ordine del giorno a livello politico e mediatico nel nostro paese.” Sarebbero già sufficienti queste parole, di Antonio Mazzeo, giornalista e attivista del movimento NoMuos, per descrivere la gravità di una questione di cui poco si è parlato sui media nazionali, e quando ciò è stato fatto l’attenzione si è concentrata esclusivamente sui problemi legati all’elettromagnetismo. Ma c’è altro.
I devastanti effetti sul territorio, l’ambiente, la salute delle popolazioni, le guerre climatiche e le battaglie condotte dai droni, l’individuazione e il conseguente respingimento dei barconi di migranti nel Mediterraneo. Sono questi gli aspetti che ruotano attorno a uno dei progetti chiave per le guerre globali e automatizzate del XXI secolo, che la marina degli Stati Uniti ha realizzato, nuovamente, sul suolo italiano, in Sicilia, nel cuore del Mediterraneo.
Proprio la Sicilia sarà il punto di partenza dell’evento.
Organizzato in collaborazione con il comitato NoMuos di Roma e l’organizzazione non governativa Un Ponte Per…, la serata avrà inizio con la proiezione del documentario “Come il fuoco sotto la brace” (70 min.) di Giuseppe Firrincieli, che racconta l’esperienza del movimento nonviolento NoMuos in Sicilia.
Seguirà un dibattito che intende allargare l’analisi sugli altri aspetti legati alle mega antenne.
Vi parteciperanno Antonio Mazzeo, autore del libro “Il Muostro di Niscemi”; Giulio Marcon, fondatore della campagna “Sbilanciamoci”; Martina Pignatti Morano, presidente di Un Ponte Per…. Durante la serata ci saranno anche collegamenti in diretta con il Teatro Coppola di Catania e il comitato NoMuos di Niscemi.