Mercoledì 18 giugno | ore 18:00
Dal 2003 ad oggi sono oltre 1 milione i bambini rimasti orfani a causa della guerra e le violenze. Più di un milione di minori la cui sorte nei migliori dei casi è quella di andare via dal Paese, per non finire nel vortice di disperazione e povertà che, spesso, costringe migliaia di giovani a finire alle dipendenze delle milizie armate.
Pochi infatti hanno la fortuna di essere accolti da persone come Husham e i suoi collaboratori, che solo con le proprie forze si prendono cura di 32 bambini in un orfanotrofio nel centro di Baghdad. La struttura non riceve l’aiuto né delle istituzioni né delle ong: viene portata avanti soltanto grazie alle energie di Husham e del suo team, che sentono di dover fare qualcosa per un problema che si aggiunge alla situazione già instabile della società irachena.
I bambini rappresentano, a loro modo, la complessità della società, appartenendo alle tante minoranze che caratterizzano l’Iraq, e che troppo spesso vengono indicate come la principale minaccia. Ma i bambini sono solo bambini, ancora di più se orfani.
Parla di questo “In my mother’s arms”, film documentario del 2011 (82min), del regista Mohammed Al-Darraji, autore tra l’altro del film di successo “Son of Babilon”, che insieme ad Osservatorio Iraq presentiamo a Roma per la prima volta grazie alla collaborazione di AL ARD [doc] film festival 2013 di Cagliari e promosso dall’Associazione Sardegna-Palestina.
Condurrà la serata Stefano Nanni, redattore di Ossevatorio Iraq e addetto stampa di Un ponte per…, da anni impegnati entrambi nel far conoscere la realtà irachena, da un lato attraverso un’informazione dal basso costante, dall’altro con numerosi progetti di solidarietà realizzati in Iraq negli ultimi 20 anni.
Alla fine della proiezione il film sarà commentato con il giornalista iracheno, di stanza in Italia, Latif al-Saadi, che interagirà con il pubblico.