Ogni lunedì da un pò di tempo ci trasformiamo nel “Palazzo del Jazz“. Iniziando ogni settimana con uno splendido concerto e la possibilità di cenare dalle 20.30 grazie alla cucina popolare.
Guidati dal direttore Marco “Allegria” Omicini la nascente Orchestra di San Lorenzo allieterà quindi tutti i lunedì, partendo dalle 21 e 30, da qui all’eternità, salvo imprevisti. Un decetto, più o meno, che ha scelto questa volta il nome di “siamo tutti parrucchieri”
Ma la vera novità di questa settimana è il fatto che i concerti sono due perchè alle 21 salirà sul palco il “Quartetto Base One”
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L’invito del direttore:
L’altra notte non riuscivo a prendere sonno: gorgogliavano nel mio petto i più alti sentimenti pensando al povero montezemolo (a questo punto, noto che l’intelligenza artificiale manifestatasi la scorsa settimana con Shakespeare e con la merkel non funziona più, montezemolo me l’ha messo maiuscolo…). Il poveretto ha preso 23 o 27 milioni di liquidazione (4 milioni in più o meno, direi, sono dettagli…) ed ha deciso di andare a lavorare per alitalia. Personalmente, con 1/10.000esimo di quella cifra, io sarei andato a vivere ai caraibi, grattandomi gli zibidei tutto il giorno, ma l’alacre luca, indefesso omaggio all’italica stirpe, ha occupato un nuovo posto. I latini, che non erano gli ultimi stronzi, dividevano tra otium et negotium, uno in contrapposizione all’altro, ricordando la nobiltà dell’ozio, vera fucina delle idee e della considerazione della realtà, in netta contrapposizione al negozio, palude dell’apparenza, dell’impegno inutile, dell’asocialità, dell’accumulazione, dell’apparire. Io nun c’ho ‘na lira, ma mi sveglio a mezzogiorno, mentre il povero luca affronta le rassegne stampa già dalle 8.00 del mattino.
Cosa cazzo c’entri questo con l’appuntamento del lunedì sera al nuovo cinema palazzo, sinceramente mi sfugge, ma afferro una liana di connessione pensando che i musicisti che partecipano all’operazione, nonché il pubblico e gli occupanti del cinema stesso, hanno conti correnti che fanno cacare i maiali, ma si ingegnano per raccontare qualcosa alla gente, per mettere un seme di cultura, unico beneficio per le generazioni a venire, fantasticano con le idee, le confrontano, si impegnano per il sociale e non per il portafoglio, insomma non trasudano quella noia che ingigantisce le gonadi e per questo stiamo bene insieme. Ora, l’imbarazzo è totale, giacché appaio come un parruccone idiota che tuona e pontifica, quindi ne esco fuori, non prima di avervi avvisato che i concerti si raddoppiano! Alleluia! Alle ore 21.00 salirà sul palco il Quartetto Base One, capitanato dal sempre pimpante Tony Formichella (ritorno dell’intelligenza artificiale del computer, l’ha messo maiuscolo!), un uomo che, per sua stessa ammissione, ha lavorato 24 ore complessive in 68 anni di vita. Quindi l’”otium” del buon Tony ha realizzato infinite composizioni, un impegno continuo per la musica negli anni, una pronuncia jazz unica, una concentrazione per la cultura, costantemente con il portamonete vuoto e, sempre in contrapposizione al povero luca, il primo ha impegnato il cuore ed i cervelli dei fortunati che lo ascoltavano, migliorandone l’esistenza, il secondo ha fatto il treno italo.
Al vostro pregiato parere la scelta. Poscia, il decetto “siamo tutti parrucchieri” (per questa settimana questa è la denominazione, come saprete i barbieri, il lunedì, non lavorano…) vi farà ascoltare un repertorio diverso, brani freschi di stesura, tra i quali una suite di composizioni dell’ottimo Roberto Rega, anch’egli pimpante come Formichella ed anche qualcosa, rielaborato, dei Van der Graaf Generator. Ricordo, come al solito, che dalle 20.30 è possibile cenare a prezzi scandalosi, e questa volta potrete assaporare i cibi accarezzati dalle suadenti note di Base One, quindi muovete il culo e partecipate, piazza sanniti a san lorenzo, il lunedì non si fa nulla di edificante, ed anche nel caso che miserabili esistenze non realizzino nulla di commovente anche il resto della settimana, è un ulteriore motivo per arrivare felici.
A lunedì!