il 2017 al Nuovo Cinema Palazzo
Qualche giorno per rifiatare, qualche giorno di necessario riposo approfittando dell’irreale sospensione della vita dovuta alla doppietta religiosa-laica del natale e capodanno.
Qualche giorno utile anche per pensare, scrivere e ribadire che il Nuovo Cinema Palazzo continuerà a proporre attività e laboratori proseguendo la lotta che, nata per contrastare il “mostro” del gioco d’azzardo, è diventata una battaglia comune e una sfida per reinventare il modo di fare politica, sociale, arte e cultura.
Durante questi sei anni di liberazione del Nuovo Cinema Palazzo si è creduto fondamentale mettere in luce le contraddizioni e porre in crisi un sistema disfunzionale e poco rappresentativo delle esigenze comuni, utilizzando la pratica dell’autogestione.
L’impulso che ha guidato e che guida l’azione, continuamente in divenire, è la costruzione di un’alternativa che minacci la complessità ad accedere alla cultura e al sapere in forma libera ed indipendente.
La ricchezza generata all’interno delle iniziative o proposte elaborate e realizzate dal Nuovo Cinema Palazzo e da tutti gli altri spazi sociali, associazioni culturali formali e non, viene purtroppo costretta all’interno di una strategia politica miope in cui la legalità e la sicurezza sembrano essere la ricetta per ogni male, anche quando è sintomo di una mancanza prodotta a partire dalle istituzioni stesse.
In altre parole, è la politica istituzionale a creare lacune e poi a cercare di colmarle, tutte ed indifferentemente, con la proposta di maggiore legalità e sicurezza. Ed è attraverso questo meccanismo che, spesso, si produce come risultato un vuoto ancora più profondo ed echeggiante della lacuna di partenza. Metaforicamente, le istituzioni diffondono tra la popolazione il virus del raffreddore, veicolano le informazioni che lo descrivono come pericoloso e difficile da curare e propongono come risolutiva una ricetta a base di antibiotici ed isolamento; antibiotici che peraltro, ormai si sa, usati quando non necessari fortificano il virus.
Il medesimo atteggiamento è attribuibile alla scelta dei rappresentanti politici in carica di affidare la gestione dei beni pubblici (o servizi) tramite bandi. Seppure il processo di affidamento dei beni tramite bandi, infatti, viene continuato a dirsi strumento imparziale ed equo si denota prepotente il fenomeno di elaborazione del bando in rispondenza al soggetto a cui si intende (a priori) voler assegnare la gestione del bene (a posteriori).
In questo modo viene a decadere la valenza dello strumento e ne consegue un appiattimento della proposta gestionale; ad esempio in ambito culturale risulta difficile trovare proposte inedite e originali che valorizzino il contenuto a scapito dell’impatto economico che producono, rendendo difficile entusiasmarsi nel vedere uno spettacolo a teatro.
La valorizzazione, in questo modo, si traduce in monetizzazione e l’applicazione delle regole securitarie e volte alla legalità impongono la chiusura e l’arrogante sgombero di spazi sociali, culturali e politici che resistono al deserto cittadino di una Roma al collasso.
A ricordarci questo trend politico, durante l’anno 2016, ci sono tutte le esperienze cancellate o minacciate come quella di Point Break, Scup, la Palestra popolare di San Lorenzo, il Corto Circuito, l’atelier autogestito Esc, l’Angelo Mai, il Brancaleone, il circolo DalVerme e tutte gli altri luoghi e spazi autogestiti e non che in questa città, attraverso pratiche e specificità differenti, producono un reale lavoro nei settori d’interesse sociale, politico, culturale ed economico.
Individuando a rischio, dunque, l’accessibilità alla cultura, alle forme di sapere libero troppo spesso oggetti di mercificazione; “prede” di una amministrazione capace di usare spettacoli artistici solo come cornice (spesso non pagata o sottopagata) del quadro sociale che consuma le proprie relazioni umane attorno a eventi culturali (l’ultimo esempio è l’uso dell’arte fatto per la notte di capodanno a Roma), Il Nuovo Cinema Palazzo ha l’ambizione di proporsi come luogo di sperimentazione, produzione e riproduzione artistico-culturale per tutte/i.
Attraverso le proposte pervenute dal Contrabbando – in chiusura il 15 gennaio – il Nuovo Cinema Palazzo si popolerà, nelle mattine dal lunedì al venerdì, di compagnie/collettivi/singoli artisti che potranno ideare e costruire le proprie progettualità (come indicato nei termini del Contrabbando stesso) e che restituiranno il lavoro al pubblico a chiusura della residenza.
Continuerà il Palazzo del Jazz, che tutti i lunedì vede in scena la San Lorenzo Jazz Orchestra, un’orchestra residente e nata in seno al Nuovo Cinema Palazzo e che, con costi accessibili e arrangiamenti originali, diffonde la cultura jazz dal territorio alla città.
Non mancherà il martedì dedicato alle assemblee, da quella di programmazione e di gestione a quella territoriale della Libera Repubblica di San Lorenzo, con confronti e discussioni tesi ad affrontare nuovi ragionamenti politici, perché immaginazione e creatività siano i concimi di questo terreno di sperimentazione. Lo spazio è tanto grande che nella Sala Vittorio Arrigoni, sempre il martedì, si svolgeranno contemporaneamente anche le prove settimanali della compagnia Forte Apache, dove ex detenuti e detenuti in misura alternativa si reintegrano nella società attraverso il teatro e lo spazio.
Proseguirà la discussione del mercoledì sulla costruzione del nuovo Festival di Storia: appuntamento annuale del Nuovo Cinema Palazzo che attraverso un confronto ed un percorso condiviso e continuo propone la Storia e la Memoria come meccanismi di incontro e mai di esclusione, come ingranaggi del sapere collettivo.
Vi sarà, da febbraio e sempre di mercoledì, l’appuntamento con i Dynamis e il laboratorio teatrale che offrirà nuovi strumenti comunicativi e nuove forme di ricerca performativa.
Continuerà il corso di BreakDance per i più piccini tutti i martedì e giovedì, nel pomeriggio, durante il quale musica e balli incontrano il quartiere e il tempo viene ritmato a passi di breaks: un’occasione per immergersi nell’atmosfera della danza di strada e dell’hip-hop costruendo momenti di relazione e condivisione.
Il giovedì sarà dedicato alle proiezioni – come quelle già in programma proposte dalla Rete Kurdistan Roma – e alle presentazioni di libri, cosicché la cultura libera ed indipendente abbia sempre uno spazio, libero ed indipendente a sua volta, che ospiti la diffusione e la trasmissione del sapere e della conoscenza.
Il venerdì e il sabato saranno più intensi di prima, ricchi di tutto quello che uno spazio come il Nuovo Cinema Palazzo ambisce a produrre: dai live al teatro, passando per la musica blues di Mojo Station e quella sperimentale ed elettronica di Circuiterie, incontrando lo stand up e il teatro di Sgombro – il Gran Varietà del Nuovo Cinema Palazzo – fino alle singole iniziative quali concerti, festival, rassegne e laboratori.
La domenica è prevista la chiusura, ad eccezione delle domeniche dedicate agli appuntamenti di Infanzia alla Ribalta, una rete di attivisti, associazioni e realtà che si occupano di educazione e formazione e che da anni propone presso il Nuovo Cinema Palazzo incontri tematici per costruire una scuola sempre più pubblica, laica e solidale!