Rilassati. Raccogliti.
Allontana da te ogni altro pensiero.
Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistino.
Nella cornice teatrale del Nuovo Cinema Palazzo avanzano proposte che tendono a rendere meno tetri gli ambienti della messa in scena e dell’arte performativa. Creiamo nuovi spazi e nuovi modi di praticare l’arte al fine di stimolare una fruizione, una diffusione ed una produzione alternativa, sperimentale ed innovativa. Lo faremo con il ContraBBando 2018, continueremo a farlo con le singole proposte che decidiamo di accogliere e con quelle che inventiamo e immaginiamo collettivamente dentro l’assemblea.
Per questa iniziativa condivideremo la sala, i mezzi, i modi di produzione e le presenze del Nuovo Cinema Palazzo con Silvio Impegnoso e Gianluca Greco nella realizzazione di uno spettacolo che supererà ogni forma di staticità teatrale.
Un monologo composto unicamente da inizi di romanzi, legati insieme come a formare la storia di un’unica vita. Si passa da grandi classici della letteratura a romanzi meno conosciuti, in un arco che copre diversi secoli e abbraccia vari paesi.
Così, come un bambino che dal feto nasce, cresce e muore, riscoprendo anche la fase post mortem, lo spettacolo vedrà un percorso che incrocia diversi incipit, gli ATTACCHI appunto, della più vasta e differente produzione letteraria.
ATTACCHI
Il progetto di “ATTACCHI” è un azzardo.
La lettura è una consolazione e una speranza.
Due falsità che fanno una mezza verità.
Per questo l’immagine che abbiamo scelto è quella di un set speciale: una biblioteca distrutta
dagli attacchi dei nazisti durante la battaglia d’Inghilterra, priva del soffitto, frequentata da
persone noncuranti che cercano libri come se nulla fosse, come se lo sguardo sulle copertine
dei romanzi consolasse del terribile presente.
Un’immagine sapiente del Ministero della Propaganda Bellica.
Oggi si direbbe un fake.
Doveva far imbestialire Hitler che esistessero persone così.
Inglesi che non si piegavano. Uomini che non si piegavano. Lettori.
Il desiderio che è alla radice dello spettacolo, s’imparenta allo sguardo di quegli Inglesi e a
quello dei due ignoranti e ambiziosi e fanfaroni e poetici, Bouvard e Pecuchet di Flaubert, che
provano irresponsabilmente a comprendere e a censire il mondo, dargli una forma.
Gianluca Greco e Silvio Impegnoso, il primo di 56 anni e il secondo di 28, si completano,
Letteralmente si raddoppiano.
Perciò Silvio dà concretezza al desiderio da lungo tempo cullato da Gianluca: costruire,
recitandolo, uno spettacolo realizzato dagli incipit, dagli “attacchi” di una ventina di romanzi,
interpretati come se fossero un’unica storia di finzione.
Nascita, infanzia, adolescenza, giovinezza, età adulta, maturità, vecchiaia e morte, “stese”,
descritte da queste parole iniziali di romanzi, una sequenza di “partenze” memorabili della
storia dei libri.
Un monologo effervescente che si apre con la voce di un feto, quella immaginata da Ian Mc
Ewan “Nel guscio”, per finire con le parole di una poetessa polacca premiata con il premio
Nobel, da un aldilà di un primo giorno sulla terra senza di noi.
Si avvicendano nella tela che compone questa piccola impresa, romanzi che hanno una fama
straordinaria e testi che hanno fame e sete di giustizia, la speranza di non essere dimenticati:
americani, anglopolacchi, tedeschi d’America, due donne, italiani straordinari del Novecento e
russi trattati da scemi per morire da idioti.
In meno di un’ora una spremuta di secoli, dal memorabile attacco della Genesi a un testo della
fine del Novecento, cerchiamo una verità segreta che si svela a pochi fortunati: i lettori, quelli
che leggono per imparare, per dimenticarsi, per passare, per trapassare e per pesare il tempo.
Speriamo di comunicarlo a voi spettatori.