Venerdì 12 Ottobre 2018
Dopo ‘O Zulù e i suoi 99 minuti live a sostegno dell’Atletico San Lorenzo, torna un nuovo evento organizzato con la polisportiva che sta giocando una delle partite più importanti: IL CAMPO NON SI TOCCA.
La speculazione del territorio, la privatizzazione degli spazi del quartiere e la gentrificazione diffusa rendono San Lorenzo sempre meno vivibile e accessibile. Con questa iniziativa sosteniamo il grande sogno dell’Atletico San Lorenzo.
Non è facile descrivere in parole semplici la poetica di Filippo Andreani, cantautore comasco dai trascorsi hardcore punk. Nato in un anno significativo come il 1977, l’artista ha già avuto modo di mettersi in luce, grazie ad una cospicua (auto)produzione (tre album già all’attivo, questo è il quarto) e ad una lunga peregrinazione live tra club e spazi sociali.
“Il Secondo Tempo” segna però un punto di svolta importante.
L’inizio parte con la voce di Valerio Mastandrea che ci prende per mano e ci accompagna dentro questo bellissimo nuovo lavoro del cantautore comasco.
Un concept album sul calcio? Sì, certo. Ma anche molto di più.
Un’opera allegorica in cui lo sport più amato dagli italiani diventa il simbolo della vita stessa? Sì, certo. Ma non solo.
Perché il secondo tempo è – sempre allegoricamente – la seconda possibilità che la vita ci pone davanti, sapendo che non ci saranno tempi supplementari. Il disco è una carrellata di personaggi in bilico continuo tra luce e ombra. C’è chi non ha mai giocato il primo tempo. E chi ha calcato il campo invece solo nel primo. Ognuno ha lasciato nel suo passaggio “una goccia di splendore“, ma anche un senso di incompiutezza. Ognuno è al tempo stesso un vincitore e uno sconfitto (dalla sorte, dalla morte). E ognuno è il protagonista di questo secondo tempo. Nessuno escluso. C’è il piccolo Alfredino Rampi; ci sono i giocatori del Grande Torino; c’è Beppe Viola; c’è George Best; c’è Roberto Perciballi dei Bloody Riot; c’è il terzino partigiano Michele Moretti; c’è Don Andrea Gallo; c’è Claudio Spagna; c’è la fanciulezza di Ninìn e per finire Ezio Vendrame, voce narrante nell’outro finale “Il primo non esiste”
Tanti personaggi, dunque, protagonisti delle singole storie. Ma tanti, tantissimi, sono anche gli amici e i colleghi che hanno accompagnato Filippo in questo progetto. A cominciare da Guido Guglielminetti, bassista, produttore artistico e collaboratore storico di Francesco De Gregori. Troviamo Valerio Mastandrea, (voce dell’intro iniziale “Il primo non esiste”), Militant A, leader di Assalti Frontali e la voce dialettale di Eugy dei Bull Brigade.
Tra i musicisti, oltre lo stesso Guglielminetti (basso in “Il ragazzo e il capitano”), Carlo Gaudiello al pianoforte e Lalla Francia ai cori.
L’uscita ufficiale del disco è stata preceduta, a fine 2017, dalla pubblicazione di 500 copie in vinile (con un ricchissimo e splendido booklet illustrato dall’artista vicentino Osvaldo Casanova).
Per approfondimenti:
Atletico San Lorenzo
Questo è il grande sogno dell’Atletico