La mattina del 15 ottobre 2019, approfittando del silenzio di piazza dei Sanniti attraversata dalle poche persone già immerse nelle proprie routine quotidiane, un fabbro e il legale della proprietà privata del Nuovo Cinema Palazzo, accompagnati da due vigilantes, hanno provato a eseguirne lo sfratto. Il tentativo muscolare di chiudere le porte del Cinema, uno spazio sottratto fin dal 2011 a un progetto speculativo – quello di farne un casinò – che sarebbe stato un flagello per il quartiere, non è durato più di un’ora.
Ancora una volta, è stata l’azione collettiva di chi rivendica la necessità di questo spazio sociale e culturale che ha scongiurato l’incursione di una forza privata. E dopo poche ore quelle centinaia di persone già erano riunite in un’assemblea e insieme decidevano di dare il via a un presidio permanente.
Da giorni dunque il Nuovo Cinema Palazzo sta aprendo il portone dal primo mattino alla sera. Si comincia con la colazione e, passando dal pranzo, si arriva ai pomeriggi di studio e all’assemblea delle 20.00. In mezzo a ogni giornata, le attività organizzate da tutte le realtà che vivono lo spazio da anni: dalla rete territoriale Libera Repubblica di San Lorenzo, alla polisportiva Atletico San Lorenzo, a Radiosonar, alle diverse esperienze artistiche, musicali e teatrali che con il Nuovo Cinema Palazzo hanno ideato e costruito rassegne, concerti e residenze.
Eppure c’è da riflettere. Non solo perché la proprietà privata ha imposto una procedura del tutto irrituale, che rischia di costituire un precedente di intervento non mediato dalle istituzioni in una sorta di privatizzazione dello sgombero, per la quale chi più ha da investire in pistoleri più potrà tutelare il proprio tornaconto. Ma anche perché in questo disequilibrio tra interesse privato e collettivo si insinua con facilità chi intenda impoverire o cancellare le esperienze di riferimento per le diverse comunità. Costruire su queste macerie sarà sempre più complesso se non si interviene prontamente rimettendo al centro del discorso pubblico i concetti di relazione, di bene comune e interesse sociale. Ogni volta che a un corpo viene applicata una forza, esiste un altro corpo che la esercita. La terza legge della dinamica stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria: l’azione fondata su interessi egoistici deve scontrarsi con un’azione di eguale intensità che inneschi vantaggi comunitari e collettivi.
Ora più che mai è necessario avviare un percorso che rimetta in discussione lo scollamento tra i cittadini e i propri rappresentanti, che possa avvicinare le distanze tra chi vive la città dal basso e chi assume responsabilità all’interno delle istituzioni.
Vogliamo un confronto con le amministrazioni territoriali della città di Roma affinché riconoscano quella ricchezza generata dalle progettualità autonome che hanno animato quegli spazi abbandonati tanto dal privato quanto dal pubblico.
Nello spirito di condivisione larga che ha sempre animato le scelte politiche e culturali della comunità che si è occupata del Nuovo Cinema Palazzo, invitiamo tutti e tutte, comprese le istituzioni territoriali, sabato 26 Ottobre ad un giornata di condivisione e festa, come tante ce ne sono state in questi anni di liberazione.
Inizieremo di buon mattino con la colazione organizzata da Lucha y Siesta, la casa delle donne autogestita che ha dato vita a una delle esperienze di ascolto e assistenza alle donne in difficoltà più importanti d’Italia. Continueremo con una conferenza stampa in cui illustreremo i progetti e le iniziative future del Cinema – la prima delle quali sarà Artist for Rojava domenica 27 ottobre – e le mobilitazioni che coinvolgeranno il quartiere. Intanto la piazza sarà animata dalle ragazze e dai ragazzi dell’Atletico, ci sarà l’info point della Libera sul progetto di Via dei Lucani, l’aria si riempirà delle good vibrations di Radiosonar e non mancheranno i profumi e i sapori di un pranzo, il cui ricavato sarà destinato a sostenere le spese legali degli attivisti del Nuovo Cinema Palazzo. Nel corso del pomeriggio un microfono aperto darà la possibilità a tutti di esprimersi sul Nuovo Cinema Palazzo, sul quartiere e sulla politica cittadina.
Insomma, venite, festeggiamo assieme l’ultima giornata di ora legale.