Venerdì 26 Giugno dalle 21.30 musica d’autore al Cinema Palazzo con due ospiti d’eccezione.
Antonio Pascuzzo e Alessandro “Nosenzo” che presenteranno i loro ultimi lavori
Antonio Pascuzzo presenterà il suo nuovo album “Pascouche”.
“PASCOUCHE” è il titolo del primo disco da solista di Antonio Pascuzzo, dopo le precedenti produzioni di Rossoantico (finalista Tenco 2011) e le altre numerosissime collaborazioni.
Il titolo scaturisce ovviamente, della presenza di influenze “manouche” nell’arrangiamento di alcuni brani, dalla presenza tra gli ospiti dello straordinario chitarrista Angelo Debarre, (considerato l’erede di Django Reinhart), ma anche dalla sintesi dello spirito che attraversa il progetto: un viaggio a tappe alla ricerca di vecchi e nuovi compagni dai quali Pascuzzo riceve in dono i colori della musica: il fado, il calypso, la musica cubana, quella da camera, i suoni balcanici, lo swing, il blues, il rock, il manouche appunto.
Tanti straordinari ospiti, che non hanno semplicemente prestato una traccia alla canzone, ma ne hanno offerto una lettura, hanno dato una mano e le loro mani, per la realizzazione del progetto, e in qualche caso ne hanno concepito l’arrangiamento: non solo Angelo Debarre, ma i Solis String Quartet, Francesco Forni e Ilaria Graziano, i Sinfonico Honolulu, i Rossoantico, Pericle Odierna, Giorgio Secco e Adriana Ester Gallo, Marco Rinalduzzi e tanti musicisti e amici che hanno condiviso una parte del percorso che ha portato all’album.
Questo album è frutto dei viaggi non solo virtuali, degli straordinari incontri e collaborazioni che Pascuzzo ha compiuto in questi anni:
Pascouche è un disco che usa le inflessioni dei suoni del mondo per raccontare l’italia:
Come un nomade Pascuzzo, colora le storie di accenti attraverso un viaggio non solo virtuale, tra le musiche del mondo.
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Ma oltre ad Antonio salirà sul palco anche Alessandro “Nosenzo”
NOSENZO – IO VENGO DAL SUD . TOUR 2015 Nosenzo è un artista di frontiera che mescola le tonalità del mondo gipsy con i balli balkan: ricrea i ritmi e gli stilemi tipici delle etnie Rom dipingendoli con profonde venature manouche. Canta in italiano, spagnolo, lingua rom e dialetto abruzzese. I suoi testi poetici, spesso simili a filastrocche, ci raccontano le storie dei popoli ai margini, ma anche di chi vive ai margini nelle grandi città metropolitane. Nosenzo come un umile arrotino gira il mondo in bicicletta. La sua musica è biologica. Il suo messaggio è a combustione zero. La musica di NOSENZO, crea una forte esigenza di ballare. La danza degli zingari e dei popoli più lontani dell’est ci porterà in una nuova città. Con NOSENZO il ballo rapisce la testa, ogni preoccupazione viene spazzata via da una musica di altissimo valore poetico, tecnico e ricca di ballabilità. NOSENZO è un musicista versatile e multiforme. La sua formazione classica al conservatorio si confonde con il jazz, di cui è raffinato interprete con la chitarra. La sua voce umile e popolare lo rende uno dei più interessanti cantautori del momento. La duttilità di Nosenzo lo porta ad esibirsi in questo periodo con diverse formazioni, a seconda delle esigenze dell’organizzazione. Nosenzo può esibirsi da solo (voce e chitarra), in duo (con la fisarmonica di Danilo Di Paolonicola). Molto piacevole e interessante la proposta di Nosenzo in trio (aggiungendo la tuba di Glauco Benedetti). Oppure con la band al completo che vede alla batteria Lorenzo Riessler, alla chitarra ritmica Gianfranco Malorgio, al contrabbasso Renato Gattone e alla chitarra solista Moreno Viglione. E’ di prossima uscita il suo primo EP arrangiato e prodotto da Enrico Melozzi per Cinik Records. [youtube uPBa5PEKt4k]