Lunedì 3 giugno – ore 21:30 – proiezione del film:
Voci Nel Buio
“Questo è un film disobbediente: disobbedisce alle regole del cinema commerciale, disobbedisce alle norme del cinema d’autore, alle categorie e ai generi. Pur essendo fatto da molte inquadrature non è inquadrabile.”
Il regista, Rodolfo Bisatti, firma il suo quarto lungometraggio e anche in questo caso un film provocatorio sulla crisi consumata tra le mura domestiche. In questo film c’è il rovesciamento degli stereotipi sociali a cui il cinema e la televisione ci hanno abituato. Per esempio la disabilità è vista non come minorazione ma risorsa creativa alla quale attingere per avviarsi verso un nuovo modo di vivere.
Un film provocatorio anche nella fruizione che invita i non vedenti a frequentare le sale cinematografiche senza ausilio di audioguida o di suggeritori.
La Trama:
Una famiglia vive prigioniera in un quartiere popolare nella città del vento:Trieste.
Il figlio adolescente, Giovanni, ha perso la vista a quattro anni. Questa tragedia ha piegato il padre che ha abbandonato la prestigiosa cattedra all’università e ogni energia edonistica, riducendo la sua esistenza ai minimi termini.
La mamma vive per Giovanni e sopporta a malapena l’atarassia del marito.
Una famiglia disastrata e infelice alla quale capita la “fortuna” di un’altra avversità così fatalmente insensata e surreale da costringerli ad una reazione congiunta.
Il film si innesta nel movimento del terzocinema che ha lo scopo di rovesciare i vecchi linguaggi narrativi del cinema d’autore, in favore di un’azione culturalmente eversiva che smuova le coscienze e consideri l’arte come un attivatore di risorse per il cambiamento; un cinema poetico proveniente dal territorio ma non per questo semplicistico e populista.
Il movimento del terzocinema si attiva da generazioni e in vari paesi ed epoche, basti pensare al cinema Argentino, Brasiliano, Africano e all’underground del New America Cinema di Warhol.