Il Nuovo Cinema Palazzo è un luogo del possibile. Dal 15 Aprile 2011 cittadini, artisti, studenti, attivisti di spazi sociali e associazioni hanno riaperto il Cinema Palazzo per sottrarlo alla speculazione, bloccando di fatto l’apertura di un casinò che senza nessuna autorizzazione stava nascendo a San Lorenzo, storico quartiere di Roma.
Il 15 Aprile abbiamo occupato mentre il cuore stava a Gaza, dove Vik veniva ucciso. Per questo abbiamo deciso di intitolare la nostra sala a Vittorio Arrigoni.
Il 15 Febbraio, a distanza di dieci mesi dall’occupazione, la sentenza del processo civile ci assolve e conferma la legittimità della nostra azione.
In questi anni la partecipazione della cittadinanza ha trasformato un atto di resistenza in un bene comune. Migliaia di persone hanno attraversato la sala, decine e decine di artisti, lavoratori e lavoratrici dell’immateriale e del cognitivo hanno portato la loro complicità restituendo allo spazio la sua destinazione d’uso: uno spazio sociale dalla forte vocazione culturale. Spettacoli, concerti, proiezioni, prove, laboratori per bambini e adolescenti, reading, teatro e seminari hanno dato vita a un laboratorio culturale e politico che ha migliorato la qualità della vita rigenerando il territorio e la città. Agli investimenti che dietro la facciata della legalità nascondono permessi fasulli, interessi privati, progetti speculativi distruttivi per la vita delle persone contrapponiamo nuove forme di legittimità e socialità, fondate su pratiche collettive di cura di un bene comune urbano, sulla difesa del territorio e sui bisogni e i desideri di chi lo abita e lo attraversa. Al disegno di una città gestita dai pochi che alimentano solitudini, indifferenza e abbandono opponiamo una comunità eterogenea e inclusiva che si riconosce nei valori dell’antifascismo, antisessismo e antirazzismo, che agisce sperimentando la condivisione di mezzi e saperi, producendo una cultura autonoma in tutte le sue fasi e accessibile a tutte e tutti. Alle gerarchie e al risultato preferiamo le assemblee e i processi creativi, alla spettacolarizzazione preferiamo le relazioni.
La programmazione del Nuovo Cinema Palazzo è frutto delle pratiche di autogestione quotidiane e utilizza come strumento l’autofinanziamento, contribuendo al lavoro delle artiste e degli artisti coinvolti e permettendo la cura dello spazio liberato.
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