Piazza dei Sanniti
9, 00185 Roma
Italia
Nella Roma del doppio prefetto, dove la politica è commissariata e ridotta a mero strumento tecnico/amministrativo da utilizzare per eseguire-sfrattare sgomberare, esistono “spazi del possibile”, luoghi in cui il sottrarsi all’atomizzazione del presente crea nuove pratiche e nuove forme di relazione, di organizzazione, di gestione del tempo e del lavoro.
Roma è la città dei centri sociali, degli spazi autogestiti, di quella miriade di associazioni colpevoli di far vivere la città oltre la gestione clientelare, speculativa e finanche mafiosa della stessa.
Cinque anni fa, il 15 aprile del 2011, mentre giunge – maledetta – la notizia della morte di Vittorio Arrigoni, il quartiere di San Lorenzo risponde all’ennesima minaccia speculativa sul territorio, occupando lo stabile dell’ex Cinema Palazzo e salvandolo dalle mire privatistiche della Camene spa, che lo avrebbe trasformato in un casinò, un luogo riservato al gioco d’azzardo.
Il vecchio teatro cambia quindi volto, pelle e nome.
Diventa Nuovo Cinema Palazzo, simbolo di una battaglia vinta – il casinò qui non si fa! – e di una lotta portata avanti dal basso.
Fondando le proprie pratiche sull’idea di comune e di utilità sociale dei beni, lo spazio è diventato da subito creatore di relazioni, cultura, socialità. Un ulteriore “luogo del possibile” che, riappropriandosi della politica, afferma e rivendica se stesso come uno spazio della collettività, autogestito e di produzione culturale.
Uno spazio d’autonomia nella città di Roma.
“Esperimenti di Autogestione” è il nome che abbiamo scelto per il momento assembleare in occasione del quinto compleanno del Nuovo Cinema Palazzo.
Esperimenti, al plurale, perché rifiutiamo le forme di sintesi, l’idea di un solo modello vincente. Al contrario, invece, le esperienze di cui parliamo nascono nei e con i territori nei quali insistono e si radicano; ognuna con la propria specificità, perché specifico e irripetibile è l’esito di ogni relazione e rapporto.
Le diverse forme di autogestione sono già una risposta nei fatti (forse l’unica possibile) alla messa al bando degli spazi pubblici con affidamento a privati – altra faccia del modello clientelare e votato al mercato che ormai sembra imporsi non solo a Roma ma in tutta Italia ed Europa – alla mercificazione dell’agorà (intesa come luogo delle relazioni) e della scena culturale, alla riqualificazione della città sotto il ricatto del debito pubblico.
Il rifiuto del debito – non siamo certo i soli a dirlo – è il primo passo obbligato per indurre un cambiamento in città, precondizione di una democrazia radicale dove a decidere è Roma. Rompere la gabbia del debito è dunque scelta politica costituente.
L’autogestione, ai tempi di Tronca, viene deliberatamente cancellata in ogni suo aspetto, in un tentativo senza precedenti di desertificazione della città e delle relazioni che l’hanno tenuta in vita negli ultimi decenni. È per questo che sentiamo il bisogno di riportare in una narrazione comune il risultato, il frutto di questi esperimenti in termini politici, sociali, di produzione.
Le palestre, le osterie, le scuole popolari, la delibera sull’uso civico dell’ex Asilo Filangieri a Napoli, i mille corsi e i tanti laboratori di diverso tipo fuori dalla logica commerciale, le esperienze di accoglienza a migranti e rifugiati, le occupazioni abitative, sono solo un piccolo spaccato di quel che la pratica dell’autogestione ha reso possibile fino ad oggi e della città che può essere in grado di disegnare per il futuro, un valore del quale Roma, oggi più che mai, non può permettersi di fare a meno.
Invitando tutte le realtà e singoli che nelle loro specificità animano questo tipo di pratiche, chiediamo di partecipare e di portare interventi che siano mirati a declinare l’esperienza d’autogestione nei termini proposti.
Lo scopo dell’incontro è produrre un momento di riflessione su come diffondere e raccontare alla cittadinanza questi esperimenti di autogestione, omettendo forme di autonarrazione che risultino effimere a chi ascolta e permettendo a tutte le componenti di trarre dall’assemblea un punto di forza, immaginare nuove prospettive da mettere in comune, con l’obiettivo ultimo e dichiarato di implementare le reti territoriali, agire e determinare il cambiamento in città.
Sabato 16 Aprile 2016, ore 18:00 @ Nuovo Cinema Palazzo
Assemblea pubblica in piazza dei Sanniti
“Esperimenti di autogestione ”
Quali i modi di vivere e reinventare la città affermando i nostri desideri?